top of page

DISTURBI DEPRESSIVI

Illustrazione che indica il concetto di disturbo depressivo

Si tratta di disturbi del tono dell’umore, di durata variabile, caratterizzati da umore persistentemente triste, senso di vuoto, irritabilità.

 

Riguardano un’enorme fetta della popolazione, nessuna delle nostre famiglie può dire di non esserne mai venuta in contatto, ed è proprio per questo che meritano una particolare attenzione. La sofferenza, l’angoscia, la visione negativa di sé (“sono la solita incapace”, “è tutta colpa mia, sono un totale fallimento”), del mondo (vissuto come luogo di sconfitta) e del futuro (“da sola non ce la posso fare, come farò ?”) (Beck et al., 1987), colora negativamente l’esistenza delle persone che ne soffrono e dei loro cari ed è molto importante agire tempestivamente per evitarne la cronicizzazione.

 

Come sempre, la differenza, in termini di aspettativa e qualità di vita, la fanno la giusta diagnosi e la precisione della cura, che tenga conto di competenze espressamente acquisite, poiché questi trattamenti non si possono improvvisare, ma vanno progettati in ottemperanza alle linee guida internazionali.

 

Il Manuale diagnostico (DSM-5-TR; APA, 2023), descrive i Disturbi Depressivi come sotto riportati. Partiamo dal più comune, il Disturbo depressivo maggiore, per nominare e riportare poi anche gli altri, forse meno conosciuti ma non per questo meno rappresentativi.

 

Disturbo depressivo maggiore: caratterizzato 5 o più sintomi, presenti per almeno 2 settimane, di cui almeno uno fra umore depresso o la persistente perdita di piacere e interessi in tutte le attività per la maggior parte del giorno tutti i giorni. Gli altri sintomi riguardano, variazioni nel peso ponderale, nel ritmo sonno veglia, agitazione o rallentamento psicomotori, faticabilità o mancanza di energia, sentimenti di autosvalutazione o colpa eccessivi, ridotta capacità di pensare, concentrarsi o decidere, pensieri di morte e/o ideazione suicidaria, fino, in alcuni casi, ad averne un piano specifico.

 

Disturbo da disregolazione dell’umore dirompente: caratterizzato da gravi e ricorrenti scoppi di collera manifestati verbalmente e/o nel comportamento, sproporzionati rispetto alla situazione in termini di intensità e durata, incoerenti con lo stadio di sviluppo, che si verificano in media, 3 o più volte la settimana, con umore persistentemente irritabile o arrabbiato per la maggior parte della giornata, quasi tutti i giorni, fra un episodio e l’altro, osservabile anche dall’esterno.

 

Disturbo depressivo persistente: caratterizzato da umore depresso per la maggior parte del giorno, nella maggioranza dei giorni, per almeno 2 anni. Umore depresso caratterizzato da almeno due sintomi fra: scarso appetito o iperfagia, insonnia o ipersonnia, scarsa energia o astenia, bassa autostima, difficoltà di concentrazione o nella presa di decisioni, sentimenti di disperazione.

 

Disturbo disforico premestruale: caratterizzato da almeno 5 sintomi, durante la maggior parte delle settimane precedenti i cicli mestruali, che iniziano a migliorare fino a ridursi al minimo o scomparire nella settimana successiva le mestruazioni. I suddetti sintomi riguardano: marcata labilità affettiva, marcata irritabilità o rabbia, umore marcatamente depresso, ansia marcata, diminuito interesse nelle attività abituali, difficoltà di concentrazione, letargia o facile faticabilità, marcata modificazione dell’appetito, insonnia o ipersonnia, senso di sopraffazione o essere fuori controllo, sintomi fisici di indolenzimento.

 

La depressione compromette la nostra vita, questi sono disturbi che spesso preoccupano, caratterizzati da stigma sociale, ma la buona notizia è che si possono trattare efficacemente, se diagnosticati precocemente e ben curati.

 

Le linee guida internazionali, riportano, come prima linea terapeutica di trattamento, in caso di classificazione clinica lieve o moderata, la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale, e, sullo stesso piano come prima linea terapeutica, la farmacoterapia somministrata da uno specialista in Psichiatria. Se invece la psicopatologia è di grado severo la prima linea terapeutica rimangono, ma congiuntamente, la farmacoterapia e la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (Canmat, 2016; APA 2013).

 

Nella nostra equipe operano professionisti che hanno acquisito competenze specifiche per il trattamento di questi disturbi, nonché per la psicoeducazione ai pazienti ed alle loro famiglie, che spesso si trovano in grave difficoltà nel fronteggiare queste manifestazioni psicopatologiche.

 

Tali competenze sono state acquisite anche attraverso certificazioni internazionali, visibili nei nostri CV.

"Oggi sto male. Ho lontanissima la percezione degli altri,

come se mi giungessero da un’altra dimensione.

In questo stato, nulla potrebbe entrare nel mio cerchio magico.

Niente e nessuno.

Eppure, è proprio adesso che ho bisogno di aiuto."
(Alda Merini)

Logo ComnetoMenteRe
  • logo Instagram
  • logo Facebook
  • logo Linkedin

© 2024 ComnetoMenteRe

bottom of page